Il voto delle Elezioni Europee per l’assegnazione dei 751 seggi segna un calo dei partiti tradizionali e un netto aumento per i movimenti ecologisti e liberali.
STRASBURGO – Le Elezioni Europee ridisegnano la composizione del Parlamento. Nell’ultima proiezione circa al ridistribuzione dei seggi viene fuori questo scenario: al Partito popolare vanno 179 seggi, ai Socialisti e Democratici 150, ai Liberali 105; i Verdi ne prenderebbero 70, i Conservatori Ecr 58 e i Liberali 107, mentre l’Enl (o Enf, il gruppo della Lega di Salvini) avrebbe 58 seggi e l’Efdd (il gruppo dei Cinque Stelle e di Farage) 56; la Sinistra Gue otterrebbe 38 seggi. L’affluenza a livello europeo è stata del 50,95%.
Partiti tradizionali in calo
Come si nota, il Ppe si conferma il primo partito come il Pse conferma la seconda piazza. Tuttavia, i popolari perderebbero 42 eletti, i socialdemocratici 41.
Liberali e Verdi, è boom
L’Alde, il gruppo dei liberali, consolida nettamente la posizione sul podio, passando da 67 a 107 deputati europei! Ottimo risultato anche per i Verdi, i quali passano da 50 a 70 seggi.
Sovranisti, aumento senza sfondamento
Il gruppo Enl, quello che riunisce Salvini e Le Pen, porta a casa 58 seggi: risultato positivo ma che non sfonda le premesse. Esclusi Lega, Front National e Orban, infatti, i sovranisti hanno raccolto pochi consensi in tutti gli altri Paesi chiamati al voto per le elezioni europee.
L’EFDD, del quale fanno parte l’Ukip e il M5S, passerebbe da 48 a 56 eletti. In pratica, il boom di Farage va a compensare il calo dei pentastellati.
In netto calo la Sinistra: il gruppo Gue scende da 52 a 38 seggi.